Associazione Mask APS

Festival internazionale di nuova musica


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PROGRAMMA

VIII. MaskFest 2017

Fughe e Confluenze

Black Afrique Fluxus + Cardew Ensemble

9 Febbraio

Centro di Ricerca Musicale, Teatro San Leonardo, Bologna

 

Collaborazione XXVIII.Festival ForFest CZ

12 Maggio - 3 Settembre

Kroměříž, Repubblica Ceca, ForFest

 

MaskFest Moskow

6 e 7 Dicembre

Grande Auditorium Alexander N. Scriabin, Mosca

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FUGHE E CONFLUENZE 

Black Afrique Fluxus + Cardew Ensemble

9 Febbraio 2017, ore 20:30

Centro di Ricerca Musicale, Teatro San Leonardo, Bologna


Prima assoluta

Ide Maman - voce, violino africano, djembé
Yussuf Sissako - voce, mbira, kora, djembé
Karim Sowe - voce, djembé
Tijan Gassama - voce, djembé, danza
Federico Mosconi - chitarra elettrica
Nicola Baroni - violoncello aumentato
Mauro Graziani - trattamenti elettronici

testi di Ide Maman, Ismael Soubré
elaborazioni elettroniche del Cardew Ensemble
coordinamento artistico di Massimiliano Messieri

a cura di Associazione Mask in collaborazione con Associazione Mantova Solidale

 

La presenza nel nostro paese di un numero crescente di uomini, donne e ragazzi provenienti dal continente africano ci porta grandi opportunità di conoscenza e di condivisione di un patrimonio culturale che ha radici antiche e che da secoli arricchisce il mondo della musica, delle arti figurative, della letteratura in Occidente.
Il progetto “Fughe e confluenze” unisce musicisti approdati negli ultimi anni sulle nostre coste dall’Africa subsahariana (e fondatori in terra italiana di un gruppo di musica tradizionale) alla realtà emergente nel campo della musica sperimentale classica ed elettronica di formazione occidentale costituita dal Cardew Ensemble .
Se da un lato la contaminazione tra linguaggi musicali è oggi patrimonio stilistico diffuso, il nostro obiettivo è quello di sviluppare un dialogo espressivo che nasce all’interno di un processo di composizione musicale collettiva. Esistono basi comuni nelle nostre tradizioni musicali europee e africane, costituite da strutture polimodali, poliritmiche, di ornamentazione melodica, nonché da trasfigurazioni delle forme canoniche della canzone e della poesia in musica anche nei contesti della denuncia sociale, dello scambio culturale, nell’accesso alle molteplici forme della sacralità.
Il gruppo di musicisti africani Black Afrique Fluxus, già presente in Italia con un complesso lavoro di integrazione fra tradizioni musicali delle diverse etnie (Niger, Mali, Senegal, Congo), incontra l’Ensemble Cardew, radicatosi come gruppo d’improvvisazione Live Electronics, interprete e creatore di elaborazioni sonore e partiture non-convenzionali.
Principale cornice dello spettacolo sono le storie, i vissuti e le canzoni, tradizionali e contemporanee, i cui testi e coreografie sono creati dai musicisti africani ed elaborati in termini coordinati e improvvisativi dai musicisti di entrambi gli ensemble, impegnati in un workshop permanente che vede fondersi le sonorità elettroacustiche con la gestualità della performance dal vivo, le elaborazioni video in tempo reale, e le interazioni tramite la tecnologia degli Iperstrumenti.

 

Il Black Afrique Fluxus è un gruppo nato a Mantova nel 2016. La padronanza delle percussioni e la libera passione per la musica e per la danza accomunano giovani che intrecciano le diverse sensibilità musicali delle comunità d’origine, l’ibridazione fra narrazioni tradizionali africane e sonorità rap e la tendenza a sperimentare anche gli strumenti e le culture musicali della realtà che li accoglie. Nel gruppo confluiscono musicisti che dal 2011 vivono in Italia come rifugiati e hanno maturato esperienze teatrali, letterarie e musicali diverse e giovani richiedenti asilo, in Italia da pochi mesi: musicisti migranti che trovano nella musica un ponte fra la composita realtà musicale ed espressiva dei paesi da cui provengono e l’insopprimibile determinazione a proiettarsi verso il futuro. L’esperienza di Musicartescienza di Bologna 2016 ha rappresentato per loro un coinvolgente banco di prova e di incontro con musicisti europei. L’associazione Mantova Solidale, che dal 2012 svolge attività di interazione fra i rifugiati e la realtà locale -anche grazie alla nascita del gruppo di percussioni I tamburi di Mantova- ha favorito e sostiene attivamente questa sperimentazione musicale; lo Spazio Sociale La Boje di Mantova accoglie i laboratori di ricerca fra musicisti italiani e musicisti africani.

 

Il  Cardew Ensemble unisce musicisti rivolti all’improvvisazione e alla composizione musicale elettroacustica con l’obiettivo di sviluppare la dimensione del compositore-performer esplorando i potenziali creativi delle nuove tecnologie e del Live Electronics intesi come sistemi condivisi ai fini della composizione collettiva. Momento di originale unione del gruppo è stato l’elaborazione e la pratica del Treatise di Cornelius Cardew, collezione di partiture grafiche che suggeriscono nuovi approcci all’interpretazione ispirati al Trattato di Wittgenstein. Il gruppo è nato nel 2011 inizialmente come rete di collaborazione tra docenti dei conservatori di Bolzano, Verona, Trento, San Marino promotori di iniziative sperimentali. In seguito alla sua costituzione ha eseguito opere di Cardew, Cage, Riley, Stockhausen, Wolff e partiture indeterminate di compositori contemporanei tra i quali gli stessi membri dell’ensemble. Il gruppo si è esibito in numerosi festival tra cui l’EmuFest di Roma, VeronaContemporanea, il MaskFest a San Marino e Bologna, presso Area Sismica a Forlì e presso il Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo a Bologna, Eterotopie a Mantova, e il GAS Festival a Goteborg.

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GEMELLAGGIO XXVIII. FESTIVAL FORFEST CZ

Collaborazione internazionale

12 Maggio - 3 Settembre 2017

Kroměříž, Forfest, Repubblica Ceca

http://Forfest.CZ

 

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MASKFEST MOSKOW

Collaborazione internazionale

6 e 7 Dicembre 2017, ore 19

Grande Auditorium Alexander N. Scriabin, Mosca

 

È in partenza per Mosca Massimiliano Messieri dove sarà protagonista di due concerti nella Grande Sala da Concerto del Museo Scriabin. Il Maestro Messieri è stato invitato lo scorso agosto a presentare il Maskfest – Festival Internazionale di Nuova Musica nella prestigiosa sala moscovita. I concerti, patrocinati dal Dipartimento di Cultura di Mosca, dall’Istituto Italiano di Cultura di Mosca e dallo stesso Museo Scriabin, sono mercoledì 6 e giovedì 7 dicembre entrambi alle ore 19.00. Il primo, “Arie d’opera e da concerto italiane da Rossini a Messieri”, è un concerto dedicato allo stesso Maestro Messieri come aveva richiesto nella lettera di invito il direttore artistico Vladimir Shmakov, ed è tenuto dal soprano Elena Tereshchenko e dalla pianista Anastasiya Zimina, con le quali Massimiliano Messieri presenta due creazioni in prima mondiale, “Canto I” 5 lieder per voce femminile e pianoforte dal Primo Canto del Paradiso di Dante Alighieri, e “??????” (La slavina) lirica per voce femminile e pianoforte dall’omonima poesia di Irina Kotova sulla tragedia della valanga di Rigopiano, mentre in prima russa saranno presentate due arie per soprano (“Dove tutto è” e “Con te”) dalla sua ultima opera lirica “Alice”, oltre a “Echi di voce umana” e “Preludio” per pianoforte solo. Il secondo è invece una produzione del Maskfest che è stata presentata lo scorso agosto a San Marino, “La voix humaine” tragedia lirica in un atto di Francis Poulenc sul libretto di Jean Cocteau, con Elena Tereshchenko (Lei), Anastasiya Zimina (pianoforte), Anna Tereshchenko (regia) e Barbara Tereshchenko (costumi e scenografia). Contento dei calorosi applausi che l’Orchestra Giovanile dell’istituto Musicale Sammarinese, da lui diretta, ha ricevuto al concerto di Santa Cecilia presso la Basilica del Santo e alla recentissima trasferta a Rovereto presso la Sala della Filarmonica, Massimiliano Messieri è emozionato per questo invito a Mosca del Maskfest.

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