PROGETTO
Laborintus Harp Quartet

Associazione Mask APS
Festival internazionale di nuova musica
Iper-cello
INTERATTIVITÀ DIGITALE. Nuove musiche, nuove creatività. Applicazioni nei percorsi
didattici e nel dialogo fra gruppi sociali emergenti. Gli Iperstrumenti (altrimenti definiti
Strumenti Digitalmente Aumentati) sono sistemi interattivi che estendono le potenzialità creative degli interpreti su strumenti musicali acustici (ma anche di danzatori, attori, artisti grafici) tramite sensori che tracciano i movimenti funzionali alla produzione sonora, e li integrano con analisi audio in tempo reale secondo metodologie programmate per estrarre e focalizzare specifiche caratteristiche sonore e musicali emergenti all’interno di una pubblica performance. Tali sistemi di tecnologia applicata forniscono in primis un potente mezzo di investigazione delle componenti corporee, emozionali e stilistiche del performer, e possono divenire perciò un potente mezzo di analisi orientabile a finalità psicoacustiche, comunicative, musicologiche, psicologiche, antropologiche. La potenzialità creativa ed espressiva di queste tecnologie consiste nel far convergere i dati di analisi del gesto performativo in un circuito sonoro elettroacustico programmato per rispondere e per trasdurre i gesti del performer in entità musicalmente organizzate. La computer music permette di creare composizioni elettroacustiche e composizioni algoritmiche in grado di variare sé stesse e determinare propri autonomi sviluppi con alti gradi di flessibilità e in risposta a stimoli e dati variabili di input. In altre parole, le stesse componenti e gli stessi dati di analisi digitale psicoacustica, emotiva, stilistica e gestuale che indagano in tempo reale i comportamenti del performer sul palco, vengono reintrodotti all’interno delle sonorità e delle strutture musicali elettroacustiche come variabili in tempo reale, che produrranno quindi una musica sensibile ai contesti e agli eventi che si svolgono sul palco. In tal modo, si fornisce al performer una chiara percezione della propria acquisita facoltà di generare tecnologicamente una musica che corrisponde alle proprie decisioni, anche a quelle estemporanee. Se gli stessi dati di analisi della performance vengono opportunamente visualizzati dal performer (ad esempio sullo schermo di un laptop, sul palco, in modalità numerica o grafica, o trasformati secondo concordate simbologie), i dati di autoanalisi potranno venire utilizzati come partitura grafica e in animazione, in modo da fornire al performer stesso un ulteriore mezzo di interazione musicale algoritmica, secondo procedure simboliche. Si considerano qui Iannis Xenakis, Tod Machover e George Lewis come grandi pionieri; tra i numerosi sviluppi di tecnologie interattive emersi negli ultimi 3 /4 decenni, il relatore illustrerà alcuni propri progetti in eventi concertistici per solisti ed ensemble, spesso in collaborazione con
compagnie di danza, attori e gruppi di ricerca scientifica. Verrà dato un particolare accento alle applicazioni didattiche e a progetti di carattere transculturale orientati a valorizzare gli aspetti estemporanei e intra-soggettivi nella comunicazione musicale fra musicisti di diverse formazioni culturali ed etniche – in particolare i progetti Saundaryalahari e Fughe e Confluenze.



Contributi scientifici
2014
Conferenza EMS, Berlino
2019
Generative Art Conference, Roma
Contributo alla pubblicazione
L’improvvisazione non si improvvisa, a cura di Fabio De Sanctis De Benedictis © 2020 Istituto Superiore di Studi Musicali “Pietro Mascagni” di Livorno
The Speckled Cellist
D. Mukherjee, D. K. Arvind
Progetti
Violoncello Totale
Cello e Iper-cello
Messaggi da Kafka
Augmented Cellos, 2018
Kobane, 2019
Workshop a Genova, 2015
Intervista, 2018
MA/IN, 2016
The Trees, 2016
REPERTORIO PER VIOLONCELLO
Luciano Berio
Sylvano Bussotti
Alberto Caprioli 
Paolo Castaldi 
George Crumb 
Franco Donatoni 
Ivan Fedele 
Vinko Globokar 
Jonathan Harvey 
Mauricio Kagel 
Gyorgy Ligeti 
Ivo Malec 
Marcela Pavia 
Krzysztof Penderecki 
Kajia Saariaho 
Claudio Scannavini 
Giacinto Scelsi
Salvatore Sciarrino 
Bright Sheng 
Laurence Sherr 
Marco Stroppa 
Isang Yun 
Bernd Alois Zimmermann 
REPERTORIO PER IPERCELLO
Nicola Baroni
Andreina Costantini 
Cristian Gentilini 
Massimiliano Messieri 
REPERTORIO PER VIOLONCELLO ED ELETTRONICA
Lawrence Casserley
Nicola Cisternino 
Lior Eytan 
Ge-Gan Ru 
Alvin Lucier 
Javier Torres Maldonado 
Martin Parker 
Andrea Saba 
Kajia Saariaho
Nicola Sani 
RIELABORAZIONE DI COMPOSIZIONI INDETERMINATE
John Cage 
Cornelius Cardew 
Bruno Maderna 
Terry Riley 
Karlheinz Stockhausen 
Le mots sont allées (1978) , Sequenza XIV (2002)
Deborah Parker (1969)
A’ quinze Ans (1991)
153 da Monotone (1969), Rondò Neoclassico (2008)
Sonata (1955)
Lame (1982)
Hommagesquisse (2015), Threnos (2016)
Pendulum (1975)
Curve with Plateaux (1982), Chant (1993)
Siegfriedp (1971)
Sonata (1948-53)
Arco-1 (1999)
Esseri che si muovono sotto le foglie dell'acqua (2011)
Capriccio per Siegfried Palm (1968)
Spins and Spells (1996)
Dal Ramo d'Oro di Frazer ( 1988)
Trilogia (1957-1966)
2 Studi (1976)
Seven Tunes heard in China (1995)
Elegy and Vision (1993)
Ay there's the Rub (2001-2010)
Glissée (1970)
Vier Kurze Studien (1970)
K; Five Messages for the Ipercello (2014-17)
from Kafka's Short Stories: Vor dem Gesetz, The Wish to be 
a Red Indian, Odradek, The Trees, The Metamorphosis
Tracce (2014) per Ipercello
Tanpura (2011-2013) versione per Ipercello
Zadig (2000-2012) 21 Capricci per Violoncello e Ipercello
dal romanzo Zadig di Voltaire
7 Pagine su l'enigma del Bianco (2014)
per Violoncello e trasformazioni in tempo reale
Tre ideoframmenti (1992)
per Violoncello e Pedale Distorsore
Mitgardim (2016) for Amplified Cello and Electronics
Yi Feng (1984) per Violoncello ampificato
Indian Summer (1993)
Tiento (2000) per Violoncello e suoni elettronici
GruntCount (2005) per Violoncello e Computer
Aria (2015) per Violoncello, Video e Live Electronics
Petals (1988) per Violoncello e Live Electonics
Sonore Image de mon Absence (2000)
 
26'.1.1499" for a String Player (1955)
Treatise (1963-1967)
Serenata per un satellite (1969)
Keyboard Studies (1969)
Aus den Sieben Tagen (1968)


Violoncello Totale
L’idea di Violoncello Totale fu inventata (originariamente in italiano) da Krzysztof Penderecki, da sempre fascinato dalle molteplici potenzialità sonore e gestuali del violoncello, come è dimostrato dai suoi numerosi capolavori per violoncello solista. Violoncello Totale è sviluppo di tecniche e mezzi espressivi inauditi e ai confini del possibile, ma integrati alle sonorità della tradizione e del classicismo, e radicati in una visione melodica e contrappuntistica che viene dall’antichità attraversando senza pregiudizi ogni forma di linguaggio musicale. Fondamentale alla visione sonora totale è l’esperienza della musica concreta ed elettroacustica, che vede il “suono” e il cosiddetto rumore correlati all’interno di un unico continuum espressivo.
A partire dalla prima opera nella storia per violoncello solo, i ricercari dell’organista Degli Antoni, concepiti per un solista che realizza al violoncello una notazione di basso continuo che diviene accordale tramite improvvisazione, il programma esplora diverse opere del XX secolo che attraversano la visione di Penderecki e giungono a brani di ispirazione spettrale: a partire dalla musica su una sola nota di Scelsi la seconda parte del programma propone una varietà di avventure timbriche ed estensioni espressive fino alle più recenti esperienze elettroacustiche e ai sistemi digitali interattivi creati dal violoncellista stesso con il software MAX/Msp.
Giovanni Battista Degli Antoni 
Bologna, 1636-1698
Ricercata nr 2 per solo violoncello o clavicembalo (1687)
 
Krzysztof Penderecki
Debica 1933, Krakov 2020
Capriccio per Siegfried Palm (1968)
 
Sarabanda J.S.Bach in memoriam (2000/01)
 
Joseph Ferdinand Dall’Abaco
Bruxelles1710, Verona1805
Capriccio nr 1 per violoncello solo (1770 ca.)
Giacinto Scelsi
La Spezia 1905, Roma 1988
dal Trittico “Le tre età dell’uomo” Ygghur (1966)
1.Vieillesse 2. Souvenirs 3. Catharsis/Libération
 
Johathan Harvey
Sutton 1939, Lewes 2012
Curve with plateaux (1982)
Kajia Saariaho
Helsinki 1952, Paris 2023
Petals per violoncello e live electronics (1988)
 
Nicola Baroni
Mantova 1959
Kobane per violoncello e sistema digitale interattivo (2015/18)

Cello e iper-cello
descrizione
Nicola Baroni diplomato in Violoncello e in Musica Elettronica presso il Conservatorio di Bologna, si è perfezionato con Anner Bijlsma, Franco Rossi, Alain Meunier, Siegfried Palm. Laureato in Estetica Musicale presso il DAMS di Bologna, ha seguito stages sul Live Electronics all'IRCAM di Parigi e ha conseguito il Dottorato di Ricerca (PhD) in Composizione presso l’Università di Edinburgo all’interno del quale ha sviluppato sistemi digitali interattivi per potenziare i mezzi creativi dei performer tramite analisi digitale in tempo reale del gesto esecutivo. E’ docente di Violoncello presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Tiene regolarmente conferenze e master sui repertori del Novecento, sull’Improvvisazione e sulle tecniche di interazione digitale presso università e istituzioni in Italia e all’estero. Ha pubblicato contributi scientifici in convegni quali Electroacoustic Music Studies Networks, Berlino 2014, Generative Art Conference, Roma 2019, e in diverse riviste e pubblicazioni specializzate. Ha pubblicato nel 2010 il CD “Violoncello Italiano-XXI Secolo" per la Bottega Discantica, con significativi contributi a nuove musiche per violoncello. Ha collaborato con numerosi ensemble di musica contemporanea, eseguito prime assolute come solista in collaborazione con compositori quali Bussotti, Castaldi, Donatoni, Stroppa, Malec. Sue composizioni elettroniche interattive che lo vedono anche impegnato come performer al violoncello sono state eseguite presso importanti festival tra cui Angelica a Bologna (2017, 2019), la Biennale di Venezia (2018), il Forfest a Kromeriz (2015, 2016, 2018), SpazioMusica a Cagliari (2017), Colourscapes a Londra (2018), MA-IN a Matera (2016), Maskfest a San Marino (2015-2019), il Teatro Comunale di Bologna (2013), le università di Stanford (2014) di Atlanta (2015), di Toronto (2021), l’Università di Edinburgo (2015, 2018). Esperto anche di linguaggi musicali non-europei, svolge attività come violoncellista classico, sperimentale e con live electronics in tutto il mondo. Fa parte della Direzione Artistica della Rassegna Internazionale di Nuova Musica MASKFEST.


