Associazione Mask APS

Festival internazionale di nuova musica


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PROGRAMMA

VII. MaskFest 2016

Cell Melodies

8 Novembre 

Centro di Ricerca Musicale, Teatro san Leonardo, Bologna

 

The polymorphic piano

22 Novembre 

Centro di Ricerca Musicale, Teatro san Leonardo, Bologna

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CELL MELODIES

8 Novembre 2017, ore 

Centro di Ricerca Musicale, Teatro San Leonardo, Bologna

 

Dalle ore 15 alle ore 17
WORKSHOP (primo incontro)

workshop diretto da Milford Graves (batteria, percussioni) con gli allievi del laboratorio di percussioni del Conservatorio G.B. Martini di Bologna e della classe di batteria dell’Istituto Musicale di Modena-Carpi

il lavoro di studio produrrà una performance pubblica con gli allievi
workshop aperto anche a uditori

N.B. il primo incontro del workshop con Milford Graves si svolgerà presso l’aula percussioni del Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna.

 

Ore 20.30
Milford Graves + Gianni Gebbia
CIRCADIAN EXCHANGES
prima assoluta

Milford Graves (percussioni) e Gianni Gebbia (sax soprano, sopranino) suonano alle cellule staminali

tramite un sistema di Hyper Spectral Imaging si potranno vedere le risposte delle cellule al Dialogo dell’artista

 

Ore 21.30
CELL CONCERT
prima assoluta

Nicola Baroni composizione elettronica interattiva
Julia von Stietencron, Chizu Kobayashi scultura
Roberto Salvati installazione audio
Vincenzo Scorza video design

una scultura tessile diventa un organo sonoro con musiche composte su ispirazione dei suoni emessi dalle cellule staminali; le immagini precedentemente ottenute con Hyperspectral imaging vengono trasformate, con particolari algoritmi, in suoni cellulari

installazione multimediale:
Julia von Stietencron, Chizu Kobayashi

hyperspectral imaging:
Daniele Gullà

sperimentazione scientifica:
Stem Wave Institute for Tissue Healing (SWITH)
Fondazione Ettore Sansavini per la Ricerca Scientifica – Onlus

documentazione video Stefano Croci

nell’ambito di CELL MELODIES – Live Experiment 
sperimentazioni dal vivo sul dialogo tra musica, parola e cellule. Un ciclo di tre giorni in cui l’Arte si rivela strumento capace di orientare il destino e le capacità rigenerative di cellule staminali umane adulte

presentato da VID art|science, in coproduzione con AngelicA – Centro di Ricerca Musicale, MusicArteScienza 2016 – Conservatorio G.B. Martini di Bologna, con il sostegno di Alberto Possati e GUNA Terapie d’avanguardia

a cura di Carlo Ventura – VID art|science

 

Milford Graves
Nato nel 1941 nel quartiere di Jamaica a New York, Graves ha iniziato a suonare la batteria a due anni, e a studiarla a otto. Appassionatosi al jazz da teenager, nel 1965 ha studiato anche la musica percussiva del nord dell’India con il Dr. Wasantha Singh. Considerato uno dei maggiori percussionisti del free jazz, ha fatto parte del New York Art Quartet con John Tchicai, Roswell Rudd e Reggie Workman, e preso parte a storiche incisioni di Paul Bley, Giuseppi Logan, Albert Ayler, Jazz Composer’s Orchestra, Sonny Sharrock. Ha suonato inoltre tra gli altri con Anthony Braxton, William Parker, Don Pullen, Bill Laswell, David Murray, Sun Ra, Lou Reed, Pharoah Sanders, Cecil Taylor, John Zorn e numerosissimi altri. Oltre all’attività concertistica, tiene internazionalmente conferenze-dimostrazioni e seminari in Medicina (erboristeria, agopuntura, nutrizione, ecc.), e in Arti Marziali/Movimenti del corpo. Ha ricevuto un premio Guggenheim in composizione nel 2000, e una Proclamation dalla città di New York nel 2005 per le sue ricerche sulla conversione dei battiti cardiaci in musica. E’ stato docente di Musica e Musico-Terapia al Bennington College nel Vermont dal 1973 al 2012 e dal 2013 collabora con il Professor Carlo Ventura sperimentando gli effetti di patterns melodici creati a partire da suoni cardiaci sull’attività micro-cellulare. Ha interpretato uno dei ruoli principali nell’ultimo film dell’artista Matthew Barney, River of Fundament (2007-14).

 

Carlo Ventura
Nato a Trani nel 1958, Carlo Ventura è Medico, Cardiologo e Dottore di Ricerca in Biochimica. Ha lavorato a lungo presso il “Laboratory of Cardiovascular Sciences” – National Institutes of Health (N.I.H.) di Baltimore, USA. E’ Professore Ordinario di Biologia Molecolare all’Università di Bologna. E’ Direttore Scientifico delle seguenti Istituzioni: (i) “Stem Wave Institute for Tissue Healing (SWITH)” – Ettore Sansavini Health Science Foundation, (ii) Gruppo Villa Maria (GVM) Care & Research (Lugo, Ravenna), (iii) Divisione di Bologna dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB) (www.inbb.it), comprendente le Unità di Ricerca di Bologna, Firenze e Siena, e (iiii) Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare dell’INBB (Istituto di Cardiologia del Policlinico S. Orsola – Malpighi dell’Università di Bologna).
Nel 2011 ha fondato VID art|science (www.vidartscience.org), movimento internazionale che mira a promuovere un approccio transdisciplinare nelle Arti e nelle Scienze, esplorando assieme l’avanguardia dell’innovazione scientifica per svelare come le arti umane possano parlare con le dinamiche più intime della nostra biologia per risvegliare il nostro potenziale di auto-guarigione. A VID gli artisti si stanno evolvendo verso forme espressive autonomamente ispirate da un paesaggio scientifico fatto di nuove scoperte e paradigmi. In questo contesto, Carlo Ventura ha scoperto la possibilità di utilizzare campi magnetici e vibrazioni acustiche per guidare la capacità rigenerativa delle cellule staminali.

 

Julia von Stietencron
Julia von Stietencron è una designer e artista di tessili e fibre. Ha lavorato a lungo per case d’alta moda e marchi di design. Il suo lavoro si incentra in particolare sulla manipolazione di fibre e tessili, impiegando diverse tecniche di stampa e di tintura. E’ molto nota per la sua arte-da-indossare, per il suo uso di volumi scultorei ed il modo in cui mescola assieme diverse abilità transculturali artigianali.
Nel 2011 ha co-fondato il movimento VID art|science, nel quale ricopre la carica di Direttore Artistico. Julia von Stietencron ha creato un grande numero di sculture tessili su grande scala, e di ambienti tessili multisensoriali. Si è specializzata lungo gli anni in paesaggi interattivi in fibra, lavorando per convertire questi ambienti in percorsi di benessere, in grado di aiutare persone affette da disordini fisici e mentali.
Tra le sue opere recenti, l’installazione tessile “Memories Network”, presentata al Mambo di Bologna nel marzo 2014, opera che presentava l’emergenza di un nuovo paradigma informazionale nella scienza, la “doppia memoria” espressa dalle cellule: quella della storia attuale dei tessuti in cui risiedono, e quella del loro stato ancestrale, che ancora ci parla attraverso una vibrazione mutante. Nel 2013 per il Festival Internazionale della Scienza di Genova ha diretto l’evento “The Art Side of Blood” e creato l’installazione “Blood Morph”, un lavoro che tramite forme, luci e suoni raccontava il percorso vitale del sangue, e che faceva uso dei suoni effettivamente prodotti da cellule staminali, registrati con un sofisticato microscopio atomico (AFM), in grado di percepire le minime vibrazioni meccaniche emesse dalle singole cellule.

Chizu Kobayashi
Artista giapponese, classe ’78, si è laureata presso l’accademia delle belle arti di Tokio in lavorazione dei metalli.Dopo aver maturato un’esperienza a Tokio alle dipendenze di un agenzia di pubbliche relazioni specializzata in gastronomia, ha sviluppato passione e curiosità per l’arte, per la cucina e la vita in Italia. Si è trasferita a Bologna dal 2008, dove risiede tutt’ora. Realizza sculture in filo di ferro come se fossero disegnate nell’aria, creando forme tridimensionali che prendono vita nello spazio.
Nel 2013 ha presentato una personale presso lo Studio Mirò Gallery di Bologna. Nel 2015 ha realizzato oltre cinquanta tavole di illustrazione per la guida gastronomica “La Bologna della Bea” della giornalista/blogger Benedetta Cucci, pubblicata da Il Resto del Carlino; nel giugno 2016 ha realizzato il Premio di Cinema Ritrovato DVD Awards XXlll Edition, per Cineteca di Bologna.

 

Gianni Gebbia
Nato a Palermo nel 1961, è sassofonista,compositore ed autore di colonne sonore e video. Attivo sin dai primi anni 80 nella scena free jazz dei loft a New York e successivamente in quella della musica improvvisata radicale europea, il suo approccio stilistico e le sue performance in solitaria con l’uso intensivo della respirazione circolare hanno apertamente ispirato molti musicisti delle generazioni successive.
Gianni Gebbia ha compiuto numerosi tour in Europa, Giappone e Usa incidendo circa quaranta album a proprio nome e collaborando con artisti quali: Peter Kowald, Fred Frith, Heiner Goebbels, Jim O’Rourke, Lee Ranaldo, Gunther Sommer, Eiko Ishibashi, Glen Velez, Wadada Leo Smith, Louis Sclavis, Evan Parker, Antonello Salis, Italian Instabile Orchestra, Miya Masaoka, Evan Parker,Carl Stone, Henri Kaiser, Kazuhisa Uchihashi, ma anche registi, attori e danzatori come Raul Ruiz, Leo De Berardinis, Vanessa Redgrave, Masaki Iwana, Tadashi Endo, Roberto Andò e moltissimi altri.
Si è esibito nei maggiori festival del settore come il Northsea jazz, Saalfelden, Banlieues Bleues, AngelicA Bologna, Europa Jazz Le Mans, Ruhr Triennale Essen, Groningen Jazz Somer, Clusone, Total Music Meeting, Bolzano, Yokohama Jazz, Rive De Gier, Jazz a Luz.
Per la collana i dischi di angelica sono usciti nel 2015 i suoi cd “Soluzione Atemporale 1992-94” (con Tiziano Popoli e Massimo Simonini) e “Angels on the Edge of Time” (con Fred Frith, Lindsay Cooper e Lars Hollmer). objet-a.bandcamp.com

 

Vincenzo Scorza
Nato a Rossano (CS), nel 1977 e bolognese d’adozione, Vincenzo Scorza è sound designer, compositore, producer, curatore artistico, e conduttore radiofonico. Si è diplomato in Musica Elettronica al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, e si è successivamente specializzato come tecnico del suono e dei supporti visivi per lo spettacolo dal vivo. Da diversi anni alle prese con la manipolazione della vibrazione acustica, Scorza è uno scultore del suono che svolge una ricerca continua sui materiali e sulle forme, in un costante sforzo di equilibrio tra improvvisazione e strutturazione. Co-fondatore del collettivo Concrete Bologna Elettroacustica, è dal 2011 consulente alla direzione artistica per la sezione Musica, e direttore tecnico del festival di arti contemporanee perAspera/ drammaturgie possibili. Si esibisce in festival ed eventi culturali, in Italia e all’estero. Nel campo della didattica è docente del corso per Producer presso la sede bolognese dell’Accademia Italiana DJ, del corso di Computer Music presso l’Accademia Invernale di perAspera e del corso di Music Production dell’Istituto di Alta Formazione Musicale “John Bonham”. Numerose le sue collaborazioni con le realtà artistiche del territorio, principalmente con Ateliersi, TPO, Leggere Strutture, VID art|science.

 

Nicola Baroni
E’ attivo sulla scena internazionale come solista di violoncello e realizzatore di Live Electronics, per cui ha sviluppato ambienti software per la composizione musicale in tempo reale, attraverso analisi del gesto e dell’intenzione creativa del musicista. Ha collaborato con gruppi da camera, di musica contemporanea e sperimentale tra cui gli ensembles Octandre Icarus, Cardew, e lavorato con compositori quali Malec, Bussotti, Donatoni, Castaldi, Casserley, Guarnieri. Contemporaneamente, la sua attenzione per le prassi esecutive si è manifestata anche con la pratica musicale su strumenti antichi e le pubblicazioni sul repertorio barocco per la casa editrice Ut Orpheus. La sua attività discografica comprende opere di Monteverdi, Torelli, Liszt, Malipiero, Villa Lobos, Scelsi, Cisternino, Bussotti, Scelsi, Scannavini, Castaldi, in collaborazione con le etichette Tactus, Bongiovanni, Discantica, Luna, Rivo Alto. Tiene regolarmente letture e workshops su Improvvisazione, Partiture Grafiche e Nuove Tecnologie in diverse università e conservatori in Italia, Europa, Sud America e USA.

 

Stefano Croci (1984) si dedica alla composizione musicale dal 2000, incidendo diversi album e esibendosi in Italia ed Europa con varie formazioni; inizia in questo periodo il suo primo incontro con il mezzo del video e della fotografia, intesi come strumenti per indagare il quotidiano. Si laurea in Storia dell’Arte nel 2008 presso il DAMS – Università di Bologna. La sua ricerca artistica è indirizzata principalmente verso l’approfondimento delle filosofie e delle religioni – e i relativi esiti artistici – esplorandone i confini, nel pensiero, nella storia e nei luoghi. Fondatore e direttore artistico di Caucaso, è al contempo autore di documentari ed opere di video arte. Il suo ultimo lavoro, realizzato in collaborazione con Silvia Siberini, il documentario sperimentale ‘La Pietà del Vento’ sull’architetto italiano Carlo Scarpa ed il poeta giapponese Matsuo Bashō, ha collezionato oltre quaranta proiezioni nazionali ed internazionali tra festival cinematografici e di arte.

CELL MELODIES

8 Novembre 2017, ore 

Centro di Ricerca Musicale, Teatro San Leonardo, Bologna

 

Dalle ore 15 alle ore 17
WORKSHOP (primo incontro)

workshop diretto da Milford Graves (batteria, percussioni) con gli allievi del laboratorio di percussioni del Conservatorio G.B. Martini di Bologna e della classe di batteria dell’Istituto Musicale di Modena-Carpi

il lavoro di studio produrrà una performance pubblica con gli allievi
workshop aperto anche a uditori

N.B. il primo incontro del workshop con Milford Graves si svolgerà presso l’aula percussioni del Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna.

 

Ore 20.30
Milford Graves + Gianni Gebbia
CIRCADIAN EXCHANGES
prima assoluta

Milford Graves (percussioni) e Gianni Gebbia (sax soprano, sopranino) suonano alle cellule staminali

tramite un sistema di Hyper Spectral Imaging si potranno vedere le risposte delle cellule al Dialogo dell’artista

 

Ore 21.30
CELL CONCERT
prima assoluta

Nicola Baroni composizione elettronica interattiva
Julia von Stietencron, Chizu Kobayashi scultura
Roberto Salvati installazione audio
Vincenzo Scorza video design

una scultura tessile diventa un organo sonoro con musiche composte su ispirazione dei suoni emessi dalle cellule staminali; le immagini precedentemente ottenute con Hyperspectral imaging vengono trasformate, con particolari algoritmi, in suoni cellulari

installazione multimediale:
Julia von Stietencron, Chizu Kobayashi

hyperspectral imaging:
Daniele Gullà

sperimentazione scientifica:
Stem Wave Institute for Tissue Healing (SWITH)
Fondazione Ettore Sansavini per la Ricerca Scientifica – Onlus

documentazione video Stefano Croci

nell’ambito di CELL MELODIES – Live Experiment 
sperimentazioni dal vivo sul dialogo tra musica, parola e cellule. Un ciclo di tre giorni in cui l’Arte si rivela strumento capace di orientare il destino e le capacità rigenerative di cellule staminali umane adulte

presentato da VID art|science, in coproduzione con AngelicA – Centro di Ricerca Musicale, MusicArteScienza 2016 – Conservatorio G.B. Martini di Bologna, con il sostegno di Alberto Possati e GUNA Terapie d’avanguardia

a cura di Carlo Ventura – VID art|science

 

Milford Graves
Nato nel 1941 nel quartiere di Jamaica a New York, Graves ha iniziato a suonare la batteria a due anni, e a studiarla a otto. Appassionatosi al jazz da teenager, nel 1965 ha studiato anche la musica percussiva del nord dell’India con il Dr. Wasantha Singh. Considerato uno dei maggiori percussionisti del free jazz, ha fatto parte del New York Art Quartet con John Tchicai, Roswell Rudd e Reggie Workman, e preso parte a storiche incisioni di Paul Bley, Giuseppi Logan, Albert Ayler, Jazz Composer’s Orchestra, Sonny Sharrock. Ha suonato inoltre tra gli altri con Anthony Braxton, William Parker, Don Pullen, Bill Laswell, David Murray, Sun Ra, Lou Reed, Pharoah Sanders, Cecil Taylor, John Zorn e numerosissimi altri. Oltre all’attività concertistica, tiene internazionalmente conferenze-dimostrazioni e seminari in Medicina (erboristeria, agopuntura, nutrizione, ecc.), e in Arti Marziali/Movimenti del corpo. Ha ricevuto un premio Guggenheim in composizione nel 2000, e una Proclamation dalla città di New York nel 2005 per le sue ricerche sulla conversione dei battiti cardiaci in musica. E’ stato docente di Musica e Musico-Terapia al Bennington College nel Vermont dal 1973 al 2012 e dal 2013 collabora con il Professor Carlo Ventura sperimentando gli effetti di patterns melodici creati a partire da suoni cardiaci sull’attività micro-cellulare. Ha interpretato uno dei ruoli principali nell’ultimo film dell’artista Matthew Barney, River of Fundament (2007-14).

 

Carlo Ventura
Nato a Trani nel 1958, Carlo Ventura è Medico, Cardiologo e Dottore di Ricerca in Biochimica. Ha lavorato a lungo presso il “Laboratory of Cardiovascular Sciences” – National Institutes of Health (N.I.H.) di Baltimore, USA. E’ Professore Ordinario di Biologia Molecolare all’Università di Bologna. E’ Direttore Scientifico delle seguenti Istituzioni: (i) “Stem Wave Institute for Tissue Healing (SWITH)” – Ettore Sansavini Health Science Foundation, (ii) Gruppo Villa Maria (GVM) Care & Research (Lugo, Ravenna), (iii) Divisione di Bologna dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB) (www.inbb.it), comprendente le Unità di Ricerca di Bologna, Firenze e Siena, e (iiii) Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare dell’INBB (Istituto di Cardiologia del Policlinico S. Orsola – Malpighi dell’Università di Bologna).
Nel 2011 ha fondato VID art|science (www.vidartscience.org), movimento internazionale che mira a promuovere un approccio transdisciplinare nelle Arti e nelle Scienze, esplorando assieme l’avanguardia dell’innovazione scientifica per svelare come le arti umane possano parlare con le dinamiche più intime della nostra biologia per risvegliare il nostro potenziale di auto-guarigione. A VID gli artisti si stanno evolvendo verso forme espressive autonomamente ispirate da un paesaggio scientifico fatto di nuove scoperte e paradigmi. In questo contesto, Carlo Ventura ha scoperto la possibilità di utilizzare campi magnetici e vibrazioni acustiche per guidare la capacità rigenerativa delle cellule staminali.

 

Julia von Stietencron
Julia von Stietencron è una designer e artista di tessili e fibre. Ha lavorato a lungo per case d’alta moda e marchi di design. Il suo lavoro si incentra in particolare sulla manipolazione di fibre e tessili, impiegando diverse tecniche di stampa e di tintura. E’ molto nota per la sua arte-da-indossare, per il suo uso di volumi scultorei ed il modo in cui mescola assieme diverse abilità transculturali artigianali.
Nel 2011 ha co-fondato il movimento VID art|science, nel quale ricopre la carica di Direttore Artistico. Julia von Stietencron ha creato un grande numero di sculture tessili su grande scala, e di ambienti tessili multisensoriali. Si è specializzata lungo gli anni in paesaggi interattivi in fibra, lavorando per convertire questi ambienti in percorsi di benessere, in grado di aiutare persone affette da disordini fisici e mentali.
Tra le sue opere recenti, l’installazione tessile “Memories Network”, presentata al Mambo di Bologna nel marzo 2014, opera che presentava l’emergenza di un nuovo paradigma informazionale nella scienza, la “doppia memoria” espressa dalle cellule: quella della storia attuale dei tessuti in cui risiedono, e quella del loro stato ancestrale, che ancora ci parla attraverso una vibrazione mutante. Nel 2013 per il Festival Internazionale della Scienza di Genova ha diretto l’evento “The Art Side of Blood” e creato l’installazione “Blood Morph”, un lavoro che tramite forme, luci e suoni raccontava il percorso vitale del sangue, e che faceva uso dei suoni effettivamente prodotti da cellule staminali, registrati con un sofisticato microscopio atomico (AFM), in grado di percepire le minime vibrazioni meccaniche emesse dalle singole cellule.

Chizu Kobayashi
Artista giapponese, classe ’78, si è laureata presso l’accademia delle belle arti di Tokio in lavorazione dei metalli.Dopo aver maturato un’esperienza a Tokio alle dipendenze di un agenzia di pubbliche relazioni specializzata in gastronomia, ha sviluppato passione e curiosità per l’arte, per la cucina e la vita in Italia. Si è trasferita a Bologna dal 2008, dove risiede tutt’ora. Realizza sculture in filo di ferro come se fossero disegnate nell’aria, creando forme tridimensionali che prendono vita nello spazio.
Nel 2013 ha presentato una personale presso lo Studio Mirò Gallery di Bologna. Nel 2015 ha realizzato oltre cinquanta tavole di illustrazione per la guida gastronomica “La Bologna della Bea” della giornalista/blogger Benedetta Cucci, pubblicata da Il Resto del Carlino; nel giugno 2016 ha realizzato il Premio di Cinema Ritrovato DVD Awards XXlll Edition, per Cineteca di Bologna.

 

Gianni Gebbia
Nato a Palermo nel 1961, è sassofonista,compositore ed autore di colonne sonore e video. Attivo sin dai primi anni 80 nella scena free jazz dei loft a New York e successivamente in quella della musica improvvisata radicale europea, il suo approccio stilistico e le sue performance in solitaria con l’uso intensivo della respirazione circolare hanno apertamente ispirato molti musicisti delle generazioni successive.
Gianni Gebbia ha compiuto numerosi tour in Europa, Giappone e Usa incidendo circa quaranta album a proprio nome e collaborando con artisti quali: Peter Kowald, Fred Frith, Heiner Goebbels, Jim O’Rourke, Lee Ranaldo, Gunther Sommer, Eiko Ishibashi, Glen Velez, Wadada Leo Smith, Louis Sclavis, Evan Parker, Antonello Salis, Italian Instabile Orchestra, Miya Masaoka, Evan Parker,Carl Stone, Henri Kaiser, Kazuhisa Uchihashi, ma anche registi, attori e danzatori come Raul Ruiz, Leo De Berardinis, Vanessa Redgrave, Masaki Iwana, Tadashi Endo, Roberto Andò e moltissimi altri.
Si è esibito nei maggiori festival del settore come il Northsea jazz, Saalfelden, Banlieues Bleues, AngelicA Bologna, Europa Jazz Le Mans, Ruhr Triennale Essen, Groningen Jazz Somer, Clusone, Total Music Meeting, Bolzano, Yokohama Jazz, Rive De Gier, Jazz a Luz.
Per la collana i dischi di angelica sono usciti nel 2015 i suoi cd “Soluzione Atemporale 1992-94” (con Tiziano Popoli e Massimo Simonini) e “Angels on the Edge of Time” (con Fred Frith, Lindsay Cooper e Lars Hollmer). objet-a.bandcamp.com

 

Vincenzo Scorza
Nato a Rossano (CS), nel 1977 e bolognese d’adozione, Vincenzo Scorza è sound designer, compositore, producer, curatore artistico, e conduttore radiofonico. Si è diplomato in Musica Elettronica al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, e si è successivamente specializzato come tecnico del suono e dei supporti visivi per lo spettacolo dal vivo. Da diversi anni alle prese con la manipolazione della vibrazione acustica, Scorza è uno scultore del suono che svolge una ricerca continua sui materiali e sulle forme, in un costante sforzo di equilibrio tra improvvisazione e strutturazione. Co-fondatore del collettivo Concrete Bologna Elettroacustica, è dal 2011 consulente alla direzione artistica per la sezione Musica, e direttore tecnico del festival di arti contemporanee perAspera/ drammaturgie possibili. Si esibisce in festival ed eventi culturali, in Italia e all’estero. Nel campo della didattica è docente del corso per Producer presso la sede bolognese dell’Accademia Italiana DJ, del corso di Computer Music presso l’Accademia Invernale di perAspera e del corso di Music Production dell’Istituto di Alta Formazione Musicale “John Bonham”. Numerose le sue collaborazioni con le realtà artistiche del territorio, principalmente con Ateliersi, TPO, Leggere Strutture, VID art|science.

 

Nicola Baroni
E’ attivo sulla scena internazionale come solista di violoncello e realizzatore di Live Electronics, per cui ha sviluppato ambienti software per la composizione musicale in tempo reale, attraverso analisi del gesto e dell’intenzione creativa del musicista. Ha collaborato con gruppi da camera, di musica contemporanea e sperimentale tra cui gli ensembles Octandre Icarus, Cardew, e lavorato con compositori quali Malec, Bussotti, Donatoni, Castaldi, Casserley, Guarnieri. Contemporaneamente, la sua attenzione per le prassi esecutive si è manifestata anche con la pratica musicale su strumenti antichi e le pubblicazioni sul repertorio barocco per la casa editrice Ut Orpheus. La sua attività discografica comprende opere di Monteverdi, Torelli, Liszt, Malipiero, Villa Lobos, Scelsi, Cisternino, Bussotti, Scelsi, Scannavini, Castaldi, in collaborazione con le etichette Tactus, Bongiovanni, Discantica, Luna, Rivo Alto. Tiene regolarmente letture e workshops su Improvvisazione, Partiture Grafiche e Nuove Tecnologie in diverse università e conservatori in Italia, Europa, Sud America e USA.

 

Stefano Croci (1984) si dedica alla composizione musicale dal 2000, incidendo diversi album e esibendosi in Italia ed Europa con varie formazioni; inizia in questo periodo il suo primo incontro con il mezzo del video e della fotografia, intesi come strumenti per indagare il quotidiano. Si laurea in Storia dell’Arte nel 2008 presso il DAMS – Università di Bologna. La sua ricerca artistica è indirizzata principalmente verso l’approfondimento delle filosofie e delle religioni – e i relativi esiti artistici – esplorandone i confini, nel pensiero, nella storia e nei luoghi. Fondatore e direttore artistico di Caucaso, è al contempo autore di documentari ed opere di video arte. Il suo ultimo lavoro, realizzato in collaborazione con Silvia Siberini, il documentario sperimentale ‘La Pietà del Vento’ sull’architetto italiano Carlo Scarpa ed il poeta giapponese Matsuo Bashō, ha collezionato oltre quaranta proiezioni nazionali ed internazionali tra festival cinematografici e di arte.

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THE POLYMORPHIC PIANO

22 Novembre 2016, ore 20:30

Centro di Ricerca Musicale, teatro San Leonardo, Bologna

 

Prima assoluta

Lorenzo Meo pianoforte

Gianluca Deserti regia del suono
Luigi Pizzaleo regia del suono

musiche di Lugi Nono, Gianluca Deserti, Kaija Saariaho, Luigi Pizzaleo, Jonathan Harvey 

Pianoforte e live electronics

 

Lorenzo Meo consegue il diploma in pianoforte al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna sotto la guida di Maria Grazia Noferini, perfezionandosi successivamente come solista e camerista presso importanti istituzioni musicali italiane tra le quali l’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, l’Accademia Musicale Pescarese e l’Accademia Clodiense. Suona con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra Milano Classica, l’Orchestra Sinfonica Clodiense, l’Orchestra del Conservatorio di Bologna, l’Orchestra Gioseffo Zarlino e l’Orchestra d’Archi di Chioggia.
Impegnato nella divulgazione della musica contemporanea, è dedicatario di diverse composizioni che propone in anteprima in varie rassegne specialistiche. È interprete particolarmente apprezzato di Jaan Rääts: le musiche dell’autore estone da lui eseguite sono incise nei cd “Boundaries” (2005) e “The E.P.M. Project” (2009). In qualità di specialista di questo repertorio, nel 2012 è invitato a tenere il concerto di chiusura del New Music Festival presso l’International Art Arsenal di Kiev dove esegue musiche di Rääts ed Erkki-Sven Tüür. Nel 2015 si esibisce alla National Philarmonic di Lviv con un programma interamente dedicato alla nuova musica per pianoforte solo. La discografia comprende, oltre ai già citati lavori di Rääts, opere di Rosenberg, Tüür, Schoenberg, Takemitsu.
Nelle vesti di camerista si esibisce in diverse formazioni. Dal 2000 al 2005 suona in un apprezzato duo con il violista Antonello Farulli. Di particolare interesse la sua collaborazione con il compositore elettroacustico Luigi Pizzaleo in progetti per pianoforte e live electronics. Dal 2014 collabora stabilmente in duo con la violinista Anastasiya Petryshak su un repertorio che spazia dal periodo classico al ventunesimo secolo e che include, tra l’altro, l’integrale delle opere per violino e pianoforte di Myroslav Skoryk, fra i maggiori compositori ucraini viventi.
Affianca all’attività di esecutore quella di compositore. Scrive musica da camera e per orchestra, musica elettroacustica mista ed acusmatica, opere per il teatro musicale. I suoi lavori sono eseguiti in Italia e all’estero in festival importanti e sedi prestigiose: Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Teatro Comunale di Bologna (Concorso Internazionale 2 Agosto, Bologna), Sala Verdi (Conservatorio di Milano), Giornate del Contemporaneo (MUSMA, Matera), Rieti Elettroacustica (Teatro Flavio Vespasiano, Rieti), Viva 21st Century (Princeton University, NJ USA),
Journées Numériques (Cité de la musique et de la danse, Strasbourg FR), London New Wind Festival (Regent Hall, London UK).

 

Gianluca Deserti
Dopo aver conseguito il diploma di pianoforte, Gianluca Deserti si è diplomato sotto la guida di Bruno Coltro in musica corale e direzione di coro. Ha successivamente frequentato presso l’Accademia Perosi di Biella il corso triennale di perfezionamento di composizione con Franco Donatoni. Attivo come compositore dal 1990, i suoi brani sono stati eseguiti in Italia e all’estero da varie formazioni e solisti tra i quali il Dèdalo Ensemble, diretto da Vittorio Parisi, l’Uroboros Ensemble, diretto da Gwyn Pritchard, l’Ensemble Nuovi Orizzonti Sonori, diretto da Caterina Centofante, l’Ensemble Octandre, il Bateau-Lavoir Ensemble, il Duo Novecembalo, nonchè da solisti quali Rocco Parisi, Guido Arbonelli, Silvia Mandolini, Vilma Campitelli e altri ancora. Tra i riconoscimenti ottenuti in concorsi nazionali e internazionali di composizione, il Premio Valentino Bucchi di Roma Capitale (1994), il Concorso Internazionale di Composizione Città di Pavia (1997 e 98), il Concorso Manoni di Senigallia (2009), il Premio G.E.R.M.I. (2011), nonché numerose altre menzioni e segnalazioni.
A seguito di un interesse lungamente maturato, recentemente la sua produzione si è allargata alla musica elettroacustica. I suoi primi lavori in questo campo hanno già ottenuto significativi riconoscimenti e sono stati eseguiti nell’ambito di rassegne e manifestazioni come Il Suono Occulto di Parma e Le Forme del Suono, Festival del Conservatorio di Latina. Nel 2014 un suo brano acusmatico è stato selezionato tra i finalisti nella decima edizione del Concorso Internazionale di Composizione Città di Udine.

 

Luigi Pizzaleo è nato a Como nel 1971. Dopo essersi diplomato in pianoforte, ha studiato composizione con Edgar Alandia e Alessandro Solbiati, quindi musica elettronica e composizione con Michelangelo Lupone. Come interprete ha tenuto diversi concerti come solista e in duo (in particolare con violoncellisti), eseguendo Beethoven, Brahms, Fauré, Debussy, Boccherini. La sua attività più recente come compositore è focalizzata sulla ricerca di nuove interfacce per l’esecuzione dal vivo di musica elettronica, di teatro e intermedia. È membro fondatore del gruppo NUME-Nuova Musica per l’Educazione, in seno al quale elabora programmi interdisciplinari di didattica della composizione con i mezzi e i linguaggi della musica elettroacustica contemporanea. Tra i risultati più interessanti di queste ricerche, la Glass-harp, uno strumento per l’improvvisazione elettronica in tempo reale, l’Interfaccia Metis (un’applicazione per l’educazione musicale indirizzata verso i nuovi linguaggi musicali) e l’ Open Sound Control, un software di registrazione e di interfaccia/controllo. Ha insegnato Composizione Elettroacustica presso il Conservatorio dell’Aquila e Linguaggi e Software di programmazione presso il Conservatorio di Latina. Docente a contratto di Storia della Musica Elettroacustica presso il Conservatorio “S. Cecilia” di Roma, ha pubblicato i volumi Musica elettroacustica a Roma. Gli anni Sessanta (Edizioni Accademiche Italiane, 2014), e MEV-Musica Elettronica Viva (LIM-Libreria Italiana di Musicologia/Quaderni di Musica e Realtà, 2014).

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